FAD
La fruizione a distanza, inoltre, contribuisce allo sviluppo della “competenza digitale”, riconosciuta fra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006. Lo sviluppo di competenze nell’uso delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, contrasta, fra l’altro, quel divario digitale che può rivelarsi nuova causa di disagio e impedire una reale inclusione sociale e l’esercizio della cittadinanza attiva.
Per fruizione a distanza si intende l’erogazione e la fruizione di unità di apprendimento (o parti di esse) in cui si articolano i percorsi di istruzione di cui all’art. 4, c. 1 del DPR 263/2012 mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
A tal fine le istituzioni scolastiche sedi dei percorsi di istruzione per adulti provvedono alla realizzazione delle azioni indicate nelle Linee guida adottate con DI 12 marzo 2015.
In ogni caso, la fruizione a distanza, pur nella diversificazione flessibile delle forme di attuazione, si svolge secondo specifiche tecniche e tecnologiche definite dai CPIA sulla base dei criteri indicati nelle Linee guida.
La fruizione a distanza costituisce regolare frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei limiti di cui all’art. 4, comma 9, lett. c) del DPR 263/2012, fermo restando che le verifiche riguardanti le valutazioni periodiche e finali sono svolte in presenza presso le istituzioni scolastiche che realizzano i percorsi di istruzione degli adulti secondo i criteri e le modalità indicate nel DI 12 marzo 2015, ai sensi dell’art. 6, comma 7 del DPR 263/2012.